14 luglio 2012

Casa Fenudi iscrizione

Villa Piercy è un'antica villa campestre della provincia di Nuoro appartenuta all'ingegnere gallese Benjamin Piercy, che vi abitò con la sua famiglia dopo essersi trasferito in Sardegna avendo ricevuto l'incarico di progettare e dirigere i lavori di costruzione della rete ferroviaria dell'isola. Si trova in località Badde Salighes (valle dei salici), nel comune di Bolotana, tra le montagne della catena del Marghine.

 


La villa

La costruzione della villa avvenne nel periodo compreso tra il 1879 ed il 1882. I lavori furono coordinati e diretti dallo stesso Benjamin Piercy. Si sviluppa su tre livelli, di cui uno seminterrato. La pianta è quadrangolare ed i quattro vertici sono cinti da altrettante torrette, munite di feritoie, sormontate da una copertura cupolata metallica e da un piccolo pinnacolo in ferro. Le stanze al piano terra sono sormontate da volte a crociera, due delle quali presentano dei dipinti.
Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 2007 sono stati portati a termine i lavori di restauro. Il progetto di recupero, del quale sono oggetto anche il giardino ed il borgo adiacente la proprietà, prevede la realizzazione di un orto botanico, una xiloteca, un erbario[3] ed altre strutture che faranno parte del parco naturale regionale del Marghine-Goceano, di prossima istituzione. Nell'aprile 2012 è stato deplorevolmente trafugato l'antico cancello posto nel viale d'ingresso della villa. Questo atto ha destato molto clamore e sconcerto nella zona.

Il giardino

Intorno alla villa si sviluppa, su una superficie di quattro ettari, un giardino in stile inglese nel quale il proprietario piantò numerose specie vegetali esotiche, che egli portava con sé al rientro dai suoi viaggi nei vari paesi del mondo. Così, insieme alla flora indigena, formata da roverelle (Quercus pubescens), lecci (Quercus ilex), castagni (Castanea sativa), agrifogli (Ilex aquifolium), tassi (Taxus baccata) ed aceri (Acer monspessulanum), si trovano a convivere specie come la tuja dell'Himalaya (Cedrus deodara pendula), il cipresso di Lawson (Chamaecyparis lawsoniana), il libocedro (Libocedrus decurrens), il bosso delle Baleari (Buxus balearica) e l'abete di Spagna (Abies pinsapo)[4]. In particolare il bosso delle Baleari è stato impiantato per la formazione di un lungo tunnel, considerato tra i più lunghi d'Italia[4].
In una parte del giardino, a breve distanza dalla villa, si trova la piscina, anch'essa circondata dagli alberi del parco.

L'azienda agricola

La villa ed il giardino facevano parte di una proprietà che si estendeva, tra le montagne del Marghine e l'altopiano di Campeda, su una superficie di circa 3.700 ettari. Benjamin Piercy volle realizzare una moderna azienda agricola al servizio della quale lavoravano numerosi dipendenti che alloggiavano, con le loro famiglie, nei borghi di Badde Salighes e Padru Mannu. In quest'ultimo si trovava un caseificio, i cui prodotti potevano essere trasportati a Cagliari grazie al treno, che si fermava nella vicina stazione di Campeda. Nel borgo di Padru Mannu si trovava anche una piccola chiesa, dedicata al Sacro Cuore.

2 commenti:

  1. Ciao! molto bella la foto di villa Piercy complimenti! posso chiederti se per caso la data è sbagliata? la mia associazione gestisce Villa Piercy dal 2010 e il glicine davanti non c'era già più e invece era presente la ringhiera davanti alla porta d'ingresso che nella tua foto non c'è. Avere un idea di quando è stata scattata ci può essere utile per ricostruire la storia del glicine bellissimo che ormai abbiamo... sigh sigh...perso...
    torna a trovarci!
    Rita

    RispondiElimina
  2. Ciao Rita ti ringrazio per il complimento,allora questa foto probabilmente l'ho fatta il giorno di Ferragosto del 2007.Meravigliosa,ottimo lavoro di restauro ma purtroppo ho visto in una tesi(che ha fatto scattare il colpo di fulmine con villa e storia di Piercy)quanto danno è stato fatto,quanto han preso e poi credo che andrebbe sia la villa che la montagna valorizzata maggiormente e magari creare un museo dedicato ai Piercy.Ha un potenziale turistico elevato(sistemando anche i collegamenti)da non sottovalutare.A presto buon lavoro
    Elena Nicoletta Fenudi

    RispondiElimina